Tragedia a Villa Pamphili: i misteri dopo il fermo di Ford in Grecia
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Dopo l’arresto di Rexal Ford, padre della bimba e compagno della donna trovate morte a Villa Pamphili, si scoprono dettagli inquietanti.

Il caso del ritrovamento dei corpi di mamma e figlia a Villa Pamphili a Roma presenta ancora molti punti oscuri: ripercorriamo i principali.
Tragedia a Villa Pamphili: donna e neonata ritrovate senza vita
Sabato 7 giugno è stato ritrovato il corpicino di una neonata di circa 6 mesi nel parco di Villa Pamphili a Roma. Poco distante è stata poi ritrovata anche una donna senza vita, all’interno di un sacco nero. La piccola era adagiata nuda nei pressi di un cespuglio e circa 100 metri più avanti la donna. Le condizioni di avanzato stato di decomposizione del corpo della donna, a differenza di quello della donna, hanno fatto subito ipotizzare una morte precedente di alcuni giorni.
Le analisi successivi hanno riscontrato sulla bimba lesioni compatibili con un omicidio: pare che la piccola sia stata malmentata e strangolata. Il corpo di quella che è stata confermata la madre invece non mostra segni evidenti di azione omicidiaria e le analisi tossicologiche non indicano la presenza di droghe. Sulla donna restano ancora dubbi sulla sua identità, e gli inquirenti stanno cercando di darle un nome certo, anche diffondendo i vari tatuaggi che possedeva.
L’arresto di Ford: spuntano testimonianze e un audio prima del delitto
La caccia ad un uomo, che era stato visto con la donna e la bambina nei giorni precedenti al ritrovamento è scattata subito. Gli inquirenti, seguendo alcune segnalazioni successive alla diffusione delle foto, pochi giorni dopo hanno fermato sull’isola greca di Skiathos un uomo di origine americana. L’uomo di fa chiamare con il nome di Rexal Ford, avrebbe 47 anni e si era dichiarato il padre della bambina, già la sera del 20 maggio. In quell’occasione una volante lo aveva fermato a Campo dei Fiori per una segnalazione di un litigio tra un uomo ed una donna.
Nelle ore successive al fermo però, sono emersi dettagli inquietanti che riguardano sia l’identità dell’uomo, accusato di duplice omicidio, e della vittima. L’uomo, cittadino della California, non risulta avere il nome che ha indicato, e anche la donna, che si presentava come Stella Ford, non si chiamerebbe così. Ford si presentava come regista e produttore hollywoodiano e i due, secondo la loro versione, si sarebbero sposati a La Valletta ma anche di questo evento non ci sono riscontri. Ma non è tutto, poiché è emerso che l’8 giugno, quando già erano stati ritrovati i corpi di madre e figlia, l’uomo si aggirasse per Roma, facendo avances ad una donna per convincerla a partecipare al suo fantomatico film.
Su Repubblica inoltre, è stato pubblicato l’estratto di un audio di Ford risalente al 5 giugno. L’uomo nell’audio racconta di essere stato lasciato dalla moglie che avrebbe decido di tornare con l’ex fidanzato e di non voler più fare la madre. Ford chiede insistentemente dunque all’amico di poter essere ospitato con la figlia. L’audio, se confermato, farebbe luce su alcuni aspetti, poichè probabilmente in quel momento la donna era già morta. La bimba si sarebbe potuta salvare, dato che l’uomo nei giorni precedenti è stato identificato dalle forze dell’ordine ben tre volte? Le indagini intanto proseguono.