Denis Dosio torna ad attaccare duramente il Grande Fratello Vip e Alfonso Signorini
 



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Denis Dosio, concorrente squalificato del Grande Fratello Vip, torna ad attaccare il programma e la redazione

Ieri sera un’altra puntata del Grande Fratello Vip è andata in onda come sempre su canale 5 e ovviamente, per chi l’ha potuta vedere e seguire, è stata una puntata molto diversa dal solito per via della morte del giovane fratello di Dayane Mello, Lucas. All’inizio della puntata tutti i concorrenti eliminati sono andati in passerelle per dare il loro appoggio a Dayane e tra questi non era presente Denis Dosio che non l’ha presa assolutamente bene.

Il giovane infatti ci teneva ad essere li nel rispetto della giovane modella brasiliana Dayane Mello ed ha espresso il suo malcontento nei confronti del Grande Fratello Vip: “Ogni tanto mi piacerebbe sentirmi di essere stato parte di questo GF sapete, anche solo per qualche istante. Volevo essere lì a dare un’abbraccio in distanza a Dayane ma okey, capisco. Ho dato tanto a questo programma, e fa male sentirsi escluso, lo fa”.

Denis Dosio squalificato al Grande Fratello VIP

Ricordiamo che Denis non aveva accettato molto la sua squalifica dal reality di canale 5: “La mia squalifica? Ci sono rimasto male. Forse non valevo così tanto quanto pensavo di valere per loro. Mi resta quello, la delusione. Mi scaldo perché sono stato vittima di un’ingiustizia ma il mio GF l’ho già vinto, è stato la mia svolta perché mi ha permesso di far sì che tante persone si ricredessero sul mio conto”.

Sullo steso conduttore Alfonso Signorini infatti dichiarò: “Nessun rancore contro di lui però qualcosa gliela direi. ha fatto rimanere in casa Francesco Oppini perché è un bravo ragazzo che ha già dimostrato di rispettare le donne. Anch’io sono un bravo ragazzo, non insulto la Chiesa durante il giorno. Mi hanno spezzato un sogno per una stupidaggine, che diventa ancora più stupida se comparata a situazioni simili che non si sono concluse con lo stesso esito. Il mio sogno è stato spezzato dalle mani di chi non sapeva bene cosa fare, e la sorte di un ragazzo di 19 anni non si decide a dadi. O le regole valgono per tutti, in merito alla squalifica comminata se si offende la sensibilità della gente a casa, oppure diventa ingiusto giocare sul futuro delle persone. […]”.