Il caso Armine Harutyunyan Modella Gucci | “Le persone sono spaventate da quello che è diverso”
 



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Il caso di Armine Harutyunyan: la modella di Gucci al centro del Gossip per la sua bellezza

Secondo una notizia, peraltro mai confermata da fonte certa, la ventitreenne armena modella di Gucci, Armine Harutyunyan, sarebbe una delle cento modelle più belle e sexy del mondo. Una notizia, questa, che passerebbe inosservata se non fosse che il suo aspetto fisico non riflette i più tradizionali canoni di bellezza odierni.

Armine Harytyunyan modella Gucci

La notizia ha scatenato sul web, sui social e soprattutto tra gli haters una forte polemica contro la Modella di Gucci ma anche contro la nota casa di moda. La Modella di Gucci criticata per le sopracciglia troppo folte, il naso adunco e i lineamenti giudicati “brutti” è, adesso, vittima di body shaming.

L’audace replica di Armine Harutyunyan

Nella bufera di commenti, critiche e insulti che l’hanno travolta, a stupire veramente è stato il coraggio con il quale la modella armena ha replicato agli attacchi subìti: “Le persone sono spaventate da quello che è diverso”, afferma, “Non posso impedire loro di sparlare ma io posso ignorarle. Ci sono molti modi diversi di essere belli: consiglio di concentrarsi su di sé, su chi si è e su cosa si ama davvero”.

Armine Harytyunyan

Con queste parole, la modella armena Armine Harytyunyan ha lanciato un messaggio forte ed estremamente significativo che, giunto nell’era dell’ossessionata ricerca della perfezione fisica proprio da un’icona della moda vittima di body shaming, assume un valore ancora maggiore.

Un modello da seguire

Dunque, con il suo essere sicura e fiera di sé, la modella di Gucci criticata per il suo aspetto fisico diventa un modello da seguire per il mondo intero, ma soprattutto per le donne di tutte le età che, come lei, sono quotidianamente oggetto di insulti e offese.

Armine Harytyunyan

Il mondo dovrebbe adottare un atteggiamento diverso di fronte a tutto ciò che si definisce come “diverso” e “fuori dagli schemi”. Il caso Armine Harutyunyan ha dimostrato che, in questa direzione, la strada da percorrere è ancora lunga, ma noi restiamo fiduciosi.