Letizia Petris si confida dopo il GF: “Questo GF mi è servito, ho imparato che io non sono il mio errore”
 



SEGUICI SU YOUTUBE

La giovane Letizia Petris si confida al Settimanale Chi circa la sua esperienza al Grande Fratello

Il Grande Fratello si è ormai concluso da tempo con la vittoria della giovane campana Perla Vatiero al duello finale con Beatrice Luzzi e una delle protagoniste della trasmissione di canale cinque arrivata fino alla fine del percorso è la giovane Letizia Petris. La ragazza si è confidata al Settimanale Chi aprendosi circa la sua esperienza nella casa più spiata D’Italia.

In merito alla chiamata ricevuta per partecipare al programma, Letizia ha confessato: “Mamma è andata nel panico, aveva paura che per la mia sensibilità e la mia emotività io fossi in pericolo, sapeva che ne avevamo passate già tante. E quella situazione o mi avrebbe fatto evolvere o mi avrebbe fatto molto male […] Io nasco qua, è la mia radice, la mia casa è sulla collina, fuori dal cancello, ma sui terreni di proprietà di SanPa. Mamma e papà lavoravano qua, ma la loro non era una semplice scelta di lavoro, ma una scelta di vita”. (continua dopo la foto)

Grande Fratello, sfogo dell'ex di Letizia Petris
Letizia Petris al GF

La Petri conferma che la casa gli ha fatto scoprire storie importanti ed emozioni vere: “Qui capisci la profondità della vita e delle emozioni, il valore delle cose, c’è la lealtà, c’è l’amicizia…I lati negativi? Il Pregiudizio. Fuori di qui ero la figlia dei drogati […] Per me è sempre stato motivo di orgoglio parlare di mio padre, di mia madre, parlare della mia famiglia. E poi ascoltando le loro storie, le storie dei ragazzi, ho capito che spesso il voler essere accettati nel gruppo ti porta a fare delle cose magari forzate, sbagliate, io questo non l’ho mai fatto, per questo sono stata sempre molto indipendente. Fuori da qui non avevo persone di cui mi fidavo, in questo il Gf mi è davvero servito…”.

Letizia cosa ha imparato da questa esperienza: “Paradossalmente il chiudermi nella Casa mi ha aperto al mondo, perché lì ho capito che non tutti i rapporti devono essere profondi, estremi e totalizzanti […] Ho imparato che non c’è soltanto il bianco e il nero, ma ci sono anche tante sfumature, ci sono rapporti sanissimi che nutrono, magari, una sola parte di noi. Ho imparato che io non sono il mio errore.”